I prodotti petrolchimici sono dei derivati dal greggio raffinato e vengono utilizzati per produrre una serie di materiali industriali importanti come i prodotti chimici organici, combustibili, cere, polimeri, detergenti etc. Nell'industria petrolchimica si parla di operazioni upstream (a monte) e downstream (a valle). Il primo settore è riferito al recupero e alla produzione del greggio mentre il secondo al processo di raffinazione di questi materiali.
Gli strumenti dell'Alfatest sono di aiuto sia nel settore upstream che downstream per:
Misure reologiche e granulometriche sono utili nell'ottimizzazione dei fluidi idraulici utilizzati nei processi di fracking (allargamento delle fessurazioni ad alte pressioni per estrarre olio e gas).
Nei processi di estrazione del greggio gli asfalteni causano diversi problemi perché possono comportare incrostazioni e intasamenti nelle condutture. Inoltre gli asfalteni si comportano da emulsionanti naturali stabilizzando le emulsioni olio in acqua che si formano durante l'estrazione del greggio. Infine, sempre gli asfalteni hanno un impatto sull'efficienza della raffineria e sulla qualità dell'olio combustibile. Per evitare queste problematiche vengono comunemente utilizzati degli additivi, il cui uso va però ottimizzato, scegliendo i più adatti e misurando la stabilità dell'olio o delle emulsioni. Il Turbiscan Heavy Fuel della Formulaction consente di analizzare la stabilità degli oli combustibili (secondo l'ASTM D-7061), del greggio (aggregazione e sedimentazione degli asfalteni), l'efficienza dei disperdenti e dei demulsificanti, la stabilità dei fluidi di perforazione, etc.
Nei prodotti petrochimici complessi, come emulsioni di petrolio e acqua, la dimensione delle particelle è un parametro fondamentale per controllare le prestazioni del materiale. Inoltre sia le misure di stabilità con il Turbiscan sia quelle di potenziale zeta possono essere utilizzate per verificare che i campioni non sedimentino o rilasciano il materiale sospeso fino a quando non sia richiesto. Gli omogeneizzatori ad alta pressione con tecnologia unica della Microfluidics consentono di produrre emulsioni estremamente stabili e omogenee.
Gli asfalti, o bitumi, sono prodotti petroliferi utilizzati nella pavimentazione delle strade, nei tetti e nei materiali da costruzione. Questo materiale nero viscoelastico è considerato una dispersione colloidale complessa, basata su una miscela di idrocarburi aromatici. L'asfalto è utilizzato come legante per la costruzione delle strade e le sue proprietà meccaniche vengono ottimizzate con additivi vari: polimeri, oli, modificatori di pH etc. Gli asfalti sono utilizzati come emulsioni bituminose per impermeabilizzare e rivestire. La caratterizzazione reologica con l'uso di Dynamic Shear Rheometers (DSR) come il Kinexus DSR della Malvern Instruments è il metodo standard per classificare gli asfalti in termini di comportamento nel tempo, in diverse condizioni di caricamento e climi differenti. Strumenti come il Turbiscan, lo Zetasizer Nano e il Mastersizer 3000 consentono di analizzare la stabilità e la granulometria delle emulsioni bituminose.
L'iniettore è un elemento chiave nel design e nell'efficienza dei motori delle auto. Il suo design, incluso quello dei motori a iniezione diretta, determina la dimensione delle goccioline durante la fase di erogazione del combustibile che è strettamente legata all'efficienza di combustione del motore per rispettare le attuali normative. Il granulometro laser Spraytec della Malvern instruments è uno standard per caratterizzare in maniera completa e con accuratezza la dimensione delle goccioline prodotte dai più moderni sistemi di iniezione. I SEM da banco della PhenomWorld sono ideali per valutare con immagini ad alta risoluzione la precisione costruttiva e la presenza di eventuali micro difetti nella produzione degli iniettori e migliorarne il design.
La reologia consente di determinare, a diverse temperature e condizioni di shear, le caratteristiche dei lubrificanti e grassi (lubrificanti non liquidi) quali la resistenza alla sedimentazione, l'indice di tissotropia, e le caratteristiche necessarie per il pompaggio, i moduli e la temperatura di congelamento e scongelamento, la tribologia/lubrificazione. Apparecchi quali i Mastersizer, gli Zetasizer Nano e i Turbiscan permettono la misura della granulometria e della stabilità di sospensioni lubrificanti colloidali, consentendo di controllare le modifiche nelle formulazioni volte a ottimizzare il prodotto finale.
I fluidi di perforazione sono costituiti da miscele, in olio o in acqua, di minerali vari (carbonato di calcio, barite), sali e polimeri formulati per proteggere la trivella durante la produzione di petrolio o gas.
L'analisi dei fanghi di perforazione e dei loro costituenti è necessaria per capire e controllare vari proprietà quali: