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Nei mercati industriali come quelli dell’automotive e dell’aerospaziale, la crescita e i risultati sono legati alla qualità, la sicurezza e l’efficienza energetica dei prodotti finali. Lo sviluppo e la produzione di nuovi prodotti sono influenzati dal comportamento e dalle interazioni delle materie prime e degli intermedi. In Alfatest, proponiamo un insieme di tecnologie analitiche e produttive che permettono di controllare le caratteristiche dei materiali in tutte le fasi di utilizzo, dall’R&D alla produzione industriale, per numerosi prodotti finali di queste industrie all’avanguardia molto competitive.
Gli iniettori sono utilizzati nell’industria aerospaziale e automobilistica per controllare il volume di carburante iniettato nella camera di combustione di un motore. La quantità di carburante è controllata dal tempo di apertura della valvola. Questo è in genere compreso tra 0,2 e 10 ms, il che può rendere complessa la misura delle dimensioni delle goccioline dello spray. I granulometri a diffrazione laser più evoluti hanno tempi di acquisizione brevissimi (10kHz) che consentono di caratterizzare perfettamente gli spray prodotti dagli iniettori. Le prestazioni di un iniettore sono influenzate dalla dimensione delle goccioline prodotte. La dimensione ideale è un equilibrio tra gocce più piccole che aumentano il tasso di evaporazione, e goccioline più grandi che migliorano la penetrazione del combustibile nella testa del cilindro.
La dimensione delle particelle, ma anche la densità, l’area superficiale e la morfologia, sono stati identificati come parametri critici di controllo per la produzione di componenti sinterizzati di qualità. La granulometria laser fornisce un metodo veloce e robusto per la determinazione della dimensione delle particelle su un’ampia varietà di metalli e polveri ceramiche utilizzati nel processo di sinterizzazione. Il monitoraggio della dimensione delle particelle consente di migliorare l’efficienza di sinterizzazione, ridurre gli sprechi di materiale e fornire componenti finali affidabili. La qualità di quest’ultimi può essere controllata nei minimi dettagli grazie alla microscopia elettronica a scansione (SEM) da banco.
Se vuoi saperne di più leggi l’approfondimento: Particle analysis with the Phenom ParticleX AM Desktop SEM
Nel caso di materiali porosi o nel caso in cui si debbano investigare le interazioni chimiche e fisiche tra una superficie solida e un gas, i sistemi della Micromeritics rappresentano un aiuto fondamentale per la progettazione e il controllo di componenti e materiali avanzati. Ad esempio, attraverso la picnometria a gas è possibile ottenere in modo veloce, affidabile e non distruttivo il volume e la densità reale (o skeletal) di un campione; la porosità e l’area superficiale specifica, possono invece essere quantificate attraverso tecniche di fisisorbimento di gas o intrusione di liquidi.
Proprietà meccaniche avanzate e leggerezza sono due parametri fondamentali per la realizzazione di componenti strutturali nei settori automotive e aerospaziale. Attraverso l’uso combinato di materiali polimerici e additivi (fillers) e attraverso un attento controllo della distribuzione e dispersione delle cariche all’interno della matrice polimerica, è possibile realizzare materiali compositi con proprietà ottiche, meccaniche, termiche molto superiori rispetto a quelle dei singoli componenti.
Transizione vetrosa, temperatura di fusione e cristallizzazione, coefficiente di espansione termica, temperatura di reticolazione, entalpia di reticolazione, modulo elastico, contenuto in ceneri (solo per citarne alcuni) sono parametri di primaria importanza nella progettazione e nell’utilizzo di compositi polimerici a base di fibra di vetro, fibra di carbonio, nanotubi di carbonio, carbon black, grafite, cellulosa nano-cristallina. Gli strumenti della serie NEXTA di Hitachi High-Tech (DSC, STA, DMA) permettono di esaminare con accuratezza le proprietà termiche e fisiche di materiali compositi, grazie alla loro elevata sensibilità e all’estrema robustezza.
Se vuoi saperne di più leggi gli approfondimenti:
Thermal analysis of carbon fiber reinforced epoxy prepreg
Preparation of master curves by dynamic viscoelastic measurements
Al fine di ottimizzare i processi di produzione su larga scala, è indispensabile disporre di sistemi pilota o da laboratorio per il processamento (compounding) di materiali compositi. Le soluzioni Alfatest in questo settore sono numerose e di assoluta affidabilità: gli estrusori bivite co-rotanti da laboratorio della Thermo Fisher Scientific rappresentano infatti il sistema ideale per studi di ricerca e sviluppo su piccola scala (fino a 50 kg/h). Disponibili in vari modelli da banco o da pavimento (con vite da 11, 16 e 24 mm), sono appositamente sviluppati per offrire prestazioni elevate ed estrema facilità di utilizzo. Grazie alla varietà di accessori e configurazioni possibili, permettono di soddisfare le esigenze più stringenti nel campo del compunding di compositi polimerici.
Nell’ambito della caratterizzazione fisica e meccanica dei materiali, anche la preparazione dei provini può rivestire grande importanza. I risultati di test meccanici, termici e reologici possono infatti essere influenzati in modo sensibile dalla qualità del provino sottoposto ad analisi. Grazie alla collaborazione con l’azienda Fontijne Presses, Alfatest è in grado di proporre una gamma completa di soluzioni per la preparazione di polimeri e compositi mediante stampaggio a compressione. Partendo dai modelli manuali più compatti, fino ad arrivare a sistemi completamente automatizzati e personalizzabili (stampaggio in vuoto, multiple daylight, sistema di raffreddamento a cassetta, ecc.), le presse idrauliche Fontijne garantiscono prestazioni sempre affidabili e ripetibili su un’ ampia gamma di materiali. Nel campo dello stampaggio ad iniezione, la minipressa ad azione pneumatica MiniJet Pro della Thermo Fisher Scientific (compatibile con gli estrusori Process e i microcompounder MiniLab) rappresenta invece il sistema ideale per la preparazione su scala di laboratorio di provini conformi ISO-527, ASTM D638, ISO 179, ISO 180, ASTM 4508.
Se vuoi saperne di più leggi gli approfondimenti:
Testing the flow behavior of ceramic injection molding compounds
Il vetro stratificato è un tipo di vetro di sicurezza che non si frammenta in caso di rottura e che viene comunemente utilizzato, ad esempio, nella realizzazione di parabrezza per auto. Tipicamente, un film di PVB (polivinilbutirrale) è inserito tra due superfici di vetro, agendo da collante, da elemento rinforzante e, in base alla composizione specifica, anche da elemento decorativo.
Grazie alla pressa da laboratorio LabEcon con il software ProView integrato, l’utente ha il pieno controllo del processo di pressatura e dei parametri utilizzati per raggiungere il risultato finale. Ottimizzando i parametri di calore e pressione, è possibile creare un programma di pressatura dei campioni che soddisfi i requisiti finali e, attraverso una termocoppia aggiuntiva, è possibile leggere la temperatura effettiva della lastra di vetro durante le prove.
Nel settore automotive e aerospaziale, componenti in gomma sono comunemente utilizzate per la realizzazione di pneumatici, supporti, giunti, pastiglie, guarnizioni, otturatori e riduttori di pressione. Il controllo delle materie prime in ingresso e lo sviluppo di nuovi prodotti in grado di soddisfare esigenze sempre più stringenti in campo tecnologico e ambientale, richiede l’utilizzo di strumentazione scientifica all’avanguardia. Dall’analisi composizionale di gomme naturali e sintetiche, fino allo sviluppo di nuove mescole e al riutilizzo di materiali di scarto (es. polverino di gomma riciclato), Alfatest propone soluzioni dedicate e di sicura affidabilità.
Per esempio, mediante l’analisi termogravimetrica è possibile distinguere sulla base della temperatura di degradazione (in ambiente inerte o ossidante) diversi materiali come NR (natural rubber), SBR (styrene butadiene rubber), CR (chloroprene rubber) e mix CR-SBR. Nel caso di campioni contenenti nerofumo, è inoltre possibile quantificare la frazione di carbon black effettuando uno switch di gas (da azoto ad aria o ossigeno) ad alta temperatura, tipicamente intorno a 800°C.
Se vuoi saperne di più leggi l’ approfondimento: Thermal analysis of rubber
Per comprendere la processabilità di composti a base di gomma, anche al fine di sviluppare formulazioni innovative per pneumatici “green” (ovvero con una ridotta resistenza al rotolamento, fenomeno responsabile per circa il 15% del consumo totale di carburante in un’auto), i sistemi PolyLab della Thermo Fisher Scientific sono gli strumenti ideali per seguire l’andamento della torque durante il processo di mescolamento e/o estrusione, investigare l’effetto dell’aggiunta di additivi e studiare il processo di produzione su scala di laboratorio. Attraverso l’utilizzo di accessori opportuni, è possibile realizzare profili di estrusione in accordo alla norma ASTM D2230 (Garvey die) e valutarne la qualità in funzione della composizione o delle condizioni di processo; misurare il grado di rigonfiamento in uscita dalla trafila di estrusione (die swelling); effettuare misure di reologia capillare e valutare l’effetto di diversi tipi di carbon black sulla viscosità del materiale.
Se vuoi saperne di più leggi l’approfondimento: The influence of carbon black types on the processability of rubber compounds in green tires
Ad esempio, le gomme per pneumatici sono materiali complessi, in cui la composizione e la distribuzione dei vari elementi (gomma, additivi, filler etc.) gioca un ruolo fondamentale sulle prestazioni. Oltre a tecniche già citate come la termogravimetria e la DSC, anche l’analisi al microscopio elettronico SEM può fornire informazioni rapide e determinanti.
Se vuoi saperne di più leggi l’approfondimento: Caratterizzazione dei filler per pneumatici con Axia ChemiSEM
Inoltre tutte le componenti metalliche della scocca e del motore sono realizzate in leghe innovative che uniscano robustezza e peso ridotto, oltre a resistenza all’usura e alla corrosione. Tutti questi aspetti possono essere studiati tramite analisi SEM EDS, che tramite software di ultima generazione può essere anche completamente automatizzata.
Se vuoi saperne di più leggi gli approfondimenti:
Automated SEM analysis of intermetallic particles in aluminum
Failure analysis on metal automotive production parts
Microstructural and chemical evaluation of a thermally cycled thermal barrier coating system
Micro- and nano-scale analysis of passivated stainless-steel landing gear with XPS, SEM, and TEM
Infine si possono fare studi specifici sui liquidi refrigeranti e sugli oli motore, andando a studiare l’eventuale presenza di contaminanti o gli effetti di corrosione che questi liquidi possono accelerare a contatto con le varie parti. Infine i liquidi stessi possono essere filtrati e il filtro analizzato per verificare la presenza di residui solidi tramite software di analisi automatizzata, o eseguire analisi sulle parti prodotte di Technical Cleanliness, ad esempio tramite il software Phenom ParticleX , software che genera report in conformità alle normative ISO 16232 e VDA-19.
La ricerca in questo campo ha subito recentemente un enorme impulso sulla spinta della crescente domanda globale di auto elettriche e della necessità sempre più stringente di realizzare un‘economia circolare nel settore batterie. Con una previsione di circa 30 milioni di autoveicoli elettrici nel 2030, lo sviluppo di batterie sempre più performanti, l’ottimizzazione della catena di approvvigionamento e il corretto smaltimento dei rifiuti sono tematiche di importanza strategica sia da un punto di vista tecnologico che economico.
Alfatest propone numerose soluzioni analitiche nel campo della ricerca e sviluppo delle batterie: dai sistemi per la caratterizzazione di materie prime e per il processamento di slurries elettrodici in ambiente controllato fino a sistemi avanzati di microscopia AFM per la caratterizzazione ex-situ, in -situ e in-operando.
Per approfondire, visita la pagina di settore dedicata al mondo delle batterie.
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In Alfatest dedichiamo particolare attenzione alla formazione dei nostri tecnici, perché consideriamo l’elevato livello professionale del nostro personale un vero “PLUS” da mettere a disposizione dei clienti. I nostri tecnici sono altamente qualificati, grazie a costanti aggiornamenti e ad annuali corsi di aggiornamento all’estero presso le aziende che distribuiamo. Ogni anno devono superare specifici test per ottenere la certificazione che li autorizza ad eseguire i test e rilasciare la certificazione “OQ”. Sono specializzati in specifiche tecniche per garantire la loro efficienza nella diagnostica, l’intervento tecnico ma anche la messa a punto di metodi ed il supporto ai ns. clienti. La squadra di tecnici si divide tra Nord Italia e Sud Italia, muovendosi rispettivamente dai ns. uffici di Cernusco sul Naviglio (MI) e di Roma per garantire dei tempi d’intervento minimi, anche per le regioni del Sud e le Isole