Settore: Advanced material

I materiali avanzati sono materiali progettati e sviluppati per ottenere proprietà superiori rispetto ai materiali tradizionali, modificandone la composizione, la struttura o il processo di fabbricazione. I materiali avanzati o advanced materials in inglese, hanno ad esempio alte prestazioni meccaniche, come una rigidità o una resistenza superiore, resistono a temperature estreme o hanno una conducibilità termica o elettrica amplificata, proprietà ottiche particolari, resistenza alla corrosione o all’ossidazione, oppure una biocompatibilità ottimizzata, etc.  Questi materiali sono fondamentali per l’innovazione tecnologica e alla base di molte tecnologie moderne, vengono usati in numerosi settori industriali quali l’aerospaziale, l’automobilistica, l’elettronica, l’energia, la medicina e altro ancora.

Qui di seguito vediamo alcuni esempi di materiali avanzati che includono materiali compositi ad alte prestazioni, nanomateriali come il grafene, leghe a memoria di forma, materiali ceramici avanzati, polimeri ingegnerizzati e molti altri.

I materiali compositi sono materiali ingegnerizzati composti da due o più componenti distinti, come fibre o particelle, incorporati in una matrice. Offrono una combinazione di proprietà non presenti nei singoli componenti, come un elevato rapporto forza-peso, rigidità e resistenza alla corrosione. Ne sono un esempio i polimeri rinforzati con fibre di carbonio (carbon fiber-reinforced polymers CFRP), la fibra di vetro e i compositi a matrice ceramica (ceramic matrix composites CMC). I compositi a fibra di carbonio (CFRP) vengono utilizzati nell’aerospaziale (componenti aeromobili, navicelle spaziali), nell’automobilistica (carrozzerie, telaio), nelle attrezzature sportive (biciclette, racchette da tennis), o ad esempio nelle pale eoliche.

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I nanomateriali sono costituiti da strutture a scala nanometrica, con dimensioni inferiori ai 100 nanometri. Presentano proprietà uniche grazie alle loro piccole dimensioni e all’elevato rapporto superficie/volume. Ne sono un esempio i nanotubi di carbonio, il grafene, i quantum dots e le nanoparticelle utilizzate in numerose applicazioni come l’elettronica (ad esempio il grafene nei display flessibili), la catalisi, i sensori, i dispositivi biomedici, la nanomedicina, etc. I nanotubi di carbonio (CNT) sono ad esempio utilizzati per l’accumulo di energia (supercondensatori, batterie) o come sensori (sensori di deformazione, sensori di gas).

I reticolati metallo-organici (Metal Organic Framework MOF) trovano applicazioni nello stoccaggio e la separazione di gas (gas naturale, idrogeno, cattura di carbonio), la catalisi, ma anche il drug delivery o la sensoristica.

Gli smart materials o materiali intelligenti/reattivi possono percepire e rispondere a stimoli esterni, come la temperatura, la luce, la pressione o i campi magnetici, modificando le loro proprietà o la loro forma. Ne sono un esempio le leghe a memoria di forma (ad esempio, il Nitinol), i materiali piezoelettrici e i materiali magnetostrittivi utilizzati in attuatori, sensori e strutture adattive. Altri materiali detti funzionali sono progettati per svolgere funzioni specifiche, come la conversione, l’immagazzinamento, il rilevamento e l’attuazione dell’energia, come ad esempio i materiali fotovoltaici per le celle solari, i materiali termoelettrici per la raccolta di energia e i materiali elettrocromici per le finestre intelligenti.

I materiali biocompatibili sono progettati per interagire con i sistemi biologici senza causare reazioni avverse. Vengono utilizzati negli impianti medici, nell’ingegneria dei tessuti, nei sistemi di drug delivery e nei dispositivi diagnostici. Ne sono un esempio i polimeri biodegradabili, gli idrogel e le ceramiche bioattive. I polimeri biodegradabili sono utilizzati in impianti medici (suture, strutture di supporto per tessuti), materiali per imballaggio (plastica biodegradabile), pellicole agricole, sistemi di drug delivery, etc.

Metalli e leghe ad alte prestazioni ovvero materiali metallici avanzati offrono proprietà meccaniche, resistenza alla corrosione e stabilità ad alte temperature, ben superiori rispetto ai metalli tradizionali, come ad esempio gli acciai ad alta resistenza, le leghe di titanio, le superleghe a base di nichel e i metalli refrattari utilizzati nelle applicazioni aerospaziali, automobilistiche ed energetiche.

Le ceramiche avanzate presentano eccezionali proprietà meccaniche, termiche ed elettriche, che le rendono adatte per applicazioni ad alta temperatura, componenti elettronici e rivestimenti resistenti all’usura. Ne sono un esempio il carburo di silicio, l’allumina e la zirconia.

I materiali a membrana sono barriere selettivamente permeabili utilizzate per processi di filtrazione, separazione e purificazione in vari settori, tra cui il trattamento delle acque, la separazione dei gas e le applicazioni biomediche. Ne sono un esempio le membrane polimeriche, le membrane ceramiche e le membrane a base di ossido di grafene.

La caratterizzazione dei materiali avanzati necessità un insieme di tecniche e metodologie per analizzare la loro struttura, le proprietà e le prestazioni dei materiali a varie scale, dai livelli atomici e molecolari alle dimensioni macroscopiche. L’uso di tecniche complementari è essenziale per comprendere il comportamento dei materiali in diversi ambienti e applicazioni, e consentendo lo sviluppo di materiali sempre più innovativi con proprietà e funzionalità specifiche.

Alfatest propone molte tecnologie per la caratterizzazione dei materiali avanzati (e non), qui di seguito elenchiamo alcune tra le più utilizzate.

Microscopia elettronica a scansione(SEM)

Microscopia elettronica a scansione (SEM) fornisce immagini ad alta risoluzione della morfologia superficiale dei materiali, utile sia per esaminare le caratteristiche strutturali e superficiali che per l’analisi dei difetti (failure analysis).

Esempi di immagine di nanotubi di carbonio acquisita tramite SEM FEG Pharos.

Esempi di analisi SEM EDS ottenute con il SEM Axia tramite tecnologia ChemiSEM su materiali compositi.

Immagini Acquisite tramite SEM FEG Phenom Pharos di layer di grafene.

Microscopia elettronica a trasmissione (TEM)

Con la microscopia elettronica a trasmissione (TEM) invece si esaminano campioni ultra-sottili consentendo di raggiungere risoluzioni molto elevate, fino a livelli atomici o vicini ad essi, per una visualizzazione dettagliata della struttura interna dei materiali. La TEM offre una vasta gamma di ingrandimenti, che vanno da 10x a oltre 1.000.000x. Grazie alla sua capacità di risoluzione atomica, la TEM è ampiamente utilizzata per studiare la struttura cristallina dei materiali, rivelando difetti, dislocazioni e altre caratteristiche cruciali. 

Diffrazione a raggi X (XRD)

La diffrazione a raggi X (XRD) viene utilizzata per analizzare la struttura cristallografica dei materiali fornenedo informazioni sulla fase cristallina, sull’orientamento del cristallo e sui parametri del reticolo. 

Microscopia a forza atomica AFM

La microscopia a forza atomica AFM è una tecnica di imaging ad alta risoluzione che può fornire informazioni sulla rugosità della superficie, sulla topografia e sulle proprietà meccaniche con una risoluzione su scala nanometrica. A differenza di altre tecniche di microscopia, non richiede necessariamente la preparazione del campione con tecniche di deposizione di metalli o rivestimenti conduttivi. Oltre alla topografia, l’AFM può mappare altre proprietà fisiche locali come la durezza, l’adesione, la conducibilità elettrica, la conduttività termica e altre, fornendo informazioni dettagliate sulla composizione e le proprietà del materiale.

Risonanza magnetica nucleare NMR

La risonanza magnetica nucleare NMR fornisce informazioni dettagliate sulla struttura molecolare dei materiali, inclusi polimeri, composti organici e inorganici, biomolecole e nanomateriali. La spettroscopia NMR può identificare gli atomi presenti nella molecola, la loro posizione spaziale, il legame chimico e l’ambiente chimico circostante. L’NMR è una tecnica efficace per studiare materiali compositi, inclusi polimeri rinforzati con fibre, materiali catalitici, materiali magnetici e altro ancora. Può fornire informazioni sulla distribuzione e sull’orientamento dei componenti all’interno del materiale. L’NMR è in grado di studiare la dinamica molecolare e la mobilità dei componenti all’interno di un materiale. Questo è particolarmente utile per comprendere fenomeni come la diffusione di molecole in materiali porosi o la flessibilità dei polimeri.

Analisi termica

Le tecniche di analisi termica come la termogravimetria TGA (termogravimetric analysis) o la calorimetria a scansione differenziale DSC (differential scanning calorimetry) vengono utilizzate rispettivamente per studiare la stabilità termica, la cinetica di decomposizione e il contenuto di umidità (TGA) oppure per studiare le transizioni di fase, il comportamento termico e la capacità termica specifica (DSC) dei materiali avanzati.

Porosimetria

I materiali avanzati includono spesso strutture porose, come materiali nanoporosi, zeoliti, materiali mesoporosi e membrane porose. Le tecniche di porosimetria, come la porosimetria a intrusione di mercurio (MIP) e l’adsorbimento di gas (ad esempio, il metodo BET), consentono di determinare la distribuzione delle dimensioni dei pori, il volume totale dei pori e l’area superficiale specifica, fornendo informazioni sulla porosità e sulla struttura del materiale. La porosimetria consente a ricercatori e ingegneri di ottimizzare le condizioni di sintesi e di lavorazione dei materiali avanzati. Analizzando la porosità e la struttura dei pori, possono regolare parametri come la temperatura, la pressione e la composizione per ottenere le caratteristiche dei pori desiderate, fondamentali per applicazioni come la catalisi, la filtrazione e l’accumulo di energia. Caratterizzando la struttura dei pori e la porosità, i ricercatori possono progettare materiali con prestazioni migliorate in settori come l’accumulo di energia (ad esempio, batterie, supercondensatori), la catalisi, i biomateriali e la bonifica ambientale.

A titolo di esempio può essere interessante leggere questo approfondimento, nel quale viene dettagliato come sia stato impiegato un ASAP 2420 per l’analisi di zeoliti microporose utilizzando Argon per rendere l’analisi molto più veloce: Micropore Analysis of Zeolites Using the ASAP 2420.

Riferendosi invece ai MOF, può essere interessante leggere questo approfondimento in cui vengono esposti i risultati di misure di assorbimento di vapore acqueo in strutture organometalliche tramite il 3Flex Micromeritics: Water Vapor Sorption in Metal-Organic Frameworks Characterized by Micromeritics 3Flex Gas Sorption Analyzer.

Queste tecniche, tra le altre, sono fondamentali per caratterizzare la struttura, la composizione e le proprietà dei materiali avanzati, consentendo ai ricercatori di ottimizzarne le prestazioni e di sviluppare applicazioni innovative in vari settori.

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