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Le emulsioni cosmetiche devono soddisfare le esigenze dei consumatori da molti punti di vista. Devono avere l’effetto desiderato sulla pelle, devono avere un aspetto gradevole e non devono cambiare la loro consistenza nel corso di diversi mesi. Tutte queste proprietà sono strettamente correlate alla stabilità a lungo termine di un’emulsione. Solo da un’emulsione stabile possiamo aspettarci che i principi attivi rimangano distribuiti in modo omogeneo e che l’aspetto, la sensazione al tatto e la consistenza rimangano invariati. Il reometro Thermo Scientific™ HAAKE™ MARS™ è un reometro universale versatile che consente la combinazione con altre tecniche analitiche. Per la verifica della stabilità di un’emulsione, è stata scelta l’integrazione di un’analisi dielettrica (DEA). Mentre il reometro HAAKE MARS può misurare le proprietà meccaniche di un’emulsione, il DEA è in grado di fornire informazioni sulle condizioni microscopiche all’interno dell’emulsione in presenza di sollecitazioni, deformazioni e temperature impostate con il reometro. 

La comprensione del complesso comportamento di flusso e deformazione delle emulsioni cosmetiche aiuta a progettare e ottimizzare i prodotti finali, al fine di soddisfare le aspettative dei consumatori in termini di aspetto e comportamento durante l’applicazione. I reometri rotazionali sono gli strumenti ideali per studiare le proprietà reologiche delle formulazioni liquide e semisolide. I test reologici possono essere utilizzati anche per simulare le condizioni di processo e rendere la produzione più efficiente, nonché per valutare la stabilità e lo shelf-life del prodotto..  In questa nota applicativa viene dimostrato come l’HAAKE Viscotester iQ Air può essere utilizzato per eseguire prove di scorrimento e recupero (creep and recovery) anche su campioni viscoelastici debolmente strutturati. 

La fusione e la riestrusione sono un approccio tradizionale al riciclo della plastica. Di solito, gli estrusori monovite vengono utilizzati nella prima fase di riciclo per rimodellare i rifiuti plastici triturati e gli estrusori bivite co-rotanti vengono applicati nella seconda fase per miscelare fillers, coloranti e altri additivi nella massa fusa. Sono disponibili in commercio nuove soluzioni che combinano due estrusori bivite per migliorare il degasaggio e la rimozione degli odori, con produzioni fino a diverse tonnellate all’ora. Tuttavia, per studiare soluzioni di riciclaggio e sviluppare additivi, ecc. è importante utilizzare estrusori in scala ridotta (risparmiando materiale e tempo). Thermo Fisher Scientific fornisce estrusori bivite in scala di laboratorio e pilota con portate che vanno da 200 g/h a 30 kg/h utilizzabili anche con materiale di riciclo con granulometria variabile. 

Gli adesivi sensibili alla luce UV polimerizzano in un network polimerico reticolato  quando vengono esposti alla luce UV. A seconda della densità di reticolazione  alcune catene polimeriche possono non completamente integrarsi in questa rete. Pertanto, il grado di polimerizzazione e quindi la percentuale di catene polimeriche reticolate di un adesivo hanno un grande impatto sulle sue proprietà meccaniche finali. Le catene polimeriche diventano sempre più mobili quando il volume libero si espande con l’aumento della temperatura. Oltre una certa temperatura, i materiali polimerici mostrano una transizione di fase da uno stato vetroso rigido e inflessibile a uno stato gommoso più morbido e flessibile. Se dotato di una sorgente di luce UV e di un dispositivo di controllo della temperatura, un reometro può essere utilizzato per studiare sia la cinetica di reazione durante il processo di polimerizzazione sia le conseguenti proprietà termomeccaniche del materiale sensibile alla luce dei raggi UV. 

I nanotubi di carbonio (CNT, carbon nanotubes) sono strutture cilindriche cave con un diametro di pochi nanometri e lunghezza che può arrivare a qualche centimetro, composti esclusivamente da atomi di carbonio. Questi nanomateriali hanno ricevuto molta attenzione per le loro proprietà uniche, come l’elevata resistenza meccanica o la loro conduttività elettrica e termica. Ciò ha portato a un gran numero di potenziali applicazioni per i CNT anche nel campo dei compositi, in cui vengono dispersi sotto forma di fillers all’interno di una matrice polimerica. Un tipico approccio nella manipolazione dei CNT prevede la loro sospensione e il successivo compounding all’interno di un polimero, processo che generalmente avviene mediante estrusione. Lo scopo del test descritto in questa nota applicativa è quello di dimostrare la fattibilità delle sospensioni di CNT come opzione per la manipolazione sicura del materiale in un ambiente di laboratorio e l’uso di estrusori bivite co-rotanti su piccola scala per ottenere un compounding efficace. 

La gomma è un polimero versatile che oggi trova migliaia di impieghi. La gomma naturale si ottiene dal lattice estratto dagli alberi e questa tipologia di materiale viene utilizzato da secoli. Per alcune applicazioni si utilizza la gomma sintetica, soprattutto nell’industria chimica e petrolchimica. Entrambi i tipi di gomma vengono miscelati con fillers e additivi per ottenere proprietà specifiche. La famiglia di analizzatori termici di Hitachi High-Tech offre prestazioni di prim’ordine per misure precise di caratterizzazione dei materiali, come l’analisi composizionale di campioni complessi attraverso termogravimetria. In questo approfondimento l’analizzatore simultaneo NEXTA STA200 è utilizzato per analizzare le proprietà termiche e termogravimetriche in modo rapido ed efficace di alcuni campioni di gomma. 

La gomma assorbe le vibrazioni e gli impatti ed è quindi utilizzata come materiale antisismico e antivibrazioni. Tuttavia, le sue proprietà cambiano con la temperatura e questi cambiamenti devono essere compresi. L’analisi dinamico-meccanica (DMA) viene utilizzata per esaminare la frequenza del modulo elastico e della temperatura di transizione vetrosa dei materiali. Questa tecnica è utilizzata anche per studiare le proprietà di assorbimento delle vibrazioni mediante misurazione del rapporto tra modulo viscoso e modulo elastico (tan δ) del campione a diverse frequenze. In questa nota applicativa, un’analisi DMA è stata eseguita su due tipi di elastomeri, a base stirenica e a base uretanica, per confrontare le loro prestazioni come materiali antisismici. 

Fino al 15% del gas contenuto nel serbatoio di un’auto viene utilizzato per vincere la resistenza degli pneumatici alla strada. Pertanto, con pneumatici a bassa resistenza al rotolamento (detti anche “green tires“), il risparmio di carburante può migliorare in modo significativo. Per sviluppare pneumatici più efficienti dal punto di vista dei consumi, è importante capire la lavorabilità delle nuove formulazioni dei composti a base di gomma. L’estrusore HAAKEPolyLab™ Modular Torque Rheometer è lo strumento ideale per studiare il comportamento di questi materiali l perché simula le condizioni di lavorazione in un ambiente di prova su piccola scala. La seguente nota applicativa mostra in che modo tre diversi tipi di carbon black influenzino la processabilità di mescole in gomma per la produzione di pneumatici. 

Se si tratta di testare le formulazioni di PVC – il comportamento durante fusione, la stabilità del composto, il comportamento in fase di lavorazione – il miscelatore da laboratorio (o plastografo) è ancora lo strumento di misura ideale. Un miscelatore da laboratorio è molto sensibile a qualsiasi cambiamento causato dalla formulazione del composto e alla presenza di additivi e fillers e proprio in virtù di questa sua sensibilità, un’errata manipolazione può avere un’influenza significativa sui risultati della misurazione. In questa nota applicativa viene mostrato come ottenere risultati riproducibili e in che modo i cambiamenti nelle condizioni sperimentali influenzino i risultati delle prove di miscelazione di PVC.  

In questo studio sono state utilizzate misure reologiche per esaminare tre diversi campioni di polietilene lineare a bassa densità (LLDPE) con melt flow index e pesi molecolari medi identici. Le misure reologiche sono state utilizzate per osservare le viscosità e i comportamenti viscoelastici dei fusi di LLDPE in funzione dello shear rate.  La comprensione di queste variabili per specifici valori di shear rate è essenziale per la progettazione dei sistemi di lavorazione dei polimeri, per la determinazione del consumo energetico del processo e per l’ottimizzazione generale dello stesso. 

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