La qualità di un caffè dipende dall’estrazione e dalla dispersione delle sostanze solubili. Nell’ottimizzazione di questi processi, la granulometria del caffè macinato gioca un ruolo fondamentale. Il controllo della granulometria del caffè viene quindi effettuato di routine, tradizionalmente usando dei setacci, che non consentono di rivelare l’insorgenza di una deriva nel ciclo di macinazione. Per questo motivo i produttori di caffè investono nella tecnologia della granulometria laser.
Coffeesizer: velocità, sensibilità e riproducibilità
Leader mondiale della granulometria laser, la Malvern Panalytical offre uno strumento di ultima generazione: il COFFEESIZER.
L’analisi granulometrica copre un campo granulometrico che va da 0.1 micron a 3500 micron (3.5 mm) e può essere effettuata facilmente anche da operatori meno esperti. L’estrema velocità della misura (qualche secondo) consente di monitorare in continuo anche la consistenza del processo di macinazione. La sensibilità dello strumento permette di osservare, ed eventualmente correggere, anche piccole variazioni granulometriche e di migliorare la qualità del prodotto finale, che si tratti di un caffè per cialde, capsule, moka o espresso.
Il COFFEESIZER, preciso ed accurato, è in grado di risolvere le differenze tra campioni con un’eccellente riproducibilità, ben al di sotto dei limiti indicati nella normativa ISO13320 (3% per il D50 e 5% per D10 e D90).
Nella pratica, il COFFEESIZER integra un nuovo sistema unico per la dispersione a secco del caffè, l’FSF (Funnel Sample Feeder), in grado di caricare ed analizzare fino a 130 g di campione. Grazie a trattamenti di superficie e ad una geometria unica del venturi per minimizzare l’adesione di campioni appiccicosi e oleosi, si elimina la necessità di pulire frequentemente il sistema per una produttività massimizzata.
Fig.1: Risultati dell’analisi di 15 differenti aliquote da 6 g di due tipologie di caffè macinato, fine e più grossolano