L’angolo di contatto, θ (theta), è una misura quantitativa della bagnabilità di un solido da parte di un liquido. Il comportamento di una singola goccia su una superficie ci dice molto sulle proprietà del solido. L’esempio più ovvio è l’applicazione di diversi tipi di rivestimenti e trattamenti superficiali: se l’angolo di contatto tra la vernice e la superficie da dipingere è elevato, questo porterà a una scarsa diffusione e a un rivestimento non uniforme. Gli angoli di contatto possono essere utilizzati anche per verificare se un trattamento superficiale è stato eseguito con successo: il trattamento al plasma viene spesso utilizzato per migliorare l’adesione tra il substrato e il rivestimento da applicare. Un basso angolo di contatto tra il liquido e il substrato trattato indica il successo del trattamento superficiale.
Valori bassi dell’angolo di contatto, cioè inferiore a 90°, si riferiscono a una buona bagnabilità, mentre valori elevati dell’angolo di contatto, superiori a 90°, indicano una scarsa bagnabilità. Quando l’angolo di contatto è di 0°, si dice che la superficie è completamente bagnata. Se il liquido applicato sulla superficie è l’acqua, si usano rispettivamente i termini idrofilo e idrofobo.
Questo approfondimento fornisce un tutorial molto pratico sulla teoria dell’angolo di contatto e sulle tecniche di misurazione. Concetti come l’angolo di contatto statico, dinamico e l’angolo di contatto corretto dalla rugosità sono spiegati e messi in relazione all’applicazione reale. I diversi metodi di misurazione vengono esaminati e confrontati per aiutare a scegliere quello migliore per la vostra superficie, considerando anche substrati come fibre e polveri.